Chi di voi non ha mai avuto almeno una volta la tentazione di non usare detersivi chimici per pulire la propria casa?
La voglia di usare prodotti naturali, sani, ecologici e anallergici nell’immaginario comune entra in conflitto con la convinzione che solo la chimica possa agire intensamente sugli oggetti da pulire.
Ma non è così. Se usati con un po’ di costanza, anche i detersivi autoprodotti lustrano e disinfettano le nostre case.
Prima di cominciare questo breve vademecum, ricordiamo che già l’acqua molto calda acquisisce poteri pulenti e disinfettanti più intensi. Quindi, anche volendo usare detersivi autoprodotti, bio o chimici, se sciolti in acqua bollente possono agire in maniera più profonda. E’ possibile così usare una quantità ridotta di prodotto, rispetto all’uso puro.
Segnaliamo quindi alcune delle ricette più diffuse e più efficaci.
La prima è anche la più semplice: acqua e soda Solvay. La soda, diluita in acqua molto calda è ottima per sgrassare ed eliminare il calcare. Il modo migliore di produrre questo semplice detergente è quello di riempire un barattolo di vetro con dell’acqua calda, aggiungere un paio di cucchiai di soda e agitare per far sciogliere la polvere. Versata l’acqua addizionata su una spugna, si riesce a eliminare con una sola passata il grasso derivato dalla cottura sui fornelli, dalle piastrelle della cucina e dalla cappa aspirante; a eliminare dal lavello il calcare, sbiancare i sanitari disinfettandoli.
E’ meglio usare un paio di guanti per proteggere le mani.
Se rimane del prodotto nel barattolo, ci si deve ricordare di scaldarlo prima di utilizzarlo nuovamente.
Il secondo prodotto che segnaliamo è il bicarbonato di sodio. Questa polverina dal costo irrisorio è in realtà il miglior alleato per chi vuole pulire tutta casa in maniera ecologica.
Il bicarbonato può essere usato puro sulla tappezzeria (per esempio cosparso sui tappeti elimina l’80% di acari in due ore) o sciolto in poca acqua per ottenere una pasta morbida da sfregare su qualsiasi superficie.
Una minor quantità di polvere sciolta in molta acqua, invece, è un toccasana per l’igiene personale (sciogliere una manciata o due di bicarbonato nell’acqua del bagno, per esempio) o per pulire a fondo frutta e verdura prima di mangiarle.
Aggiunto al detersivo per lavatrice, ne riduce la quantità di utilizzo del detersivo scelto, igienizza e sbianca il bucato.
Un detersivo per la lavatrice prevede i seguenti ingredienti
acqua
bicarbonato di sodio
sapone di marsiglia (in scaglie o liquido)
olio essenziale preferito
Le proporzioni dipendono dalla durezza dell’acqua, dallo sporco dei panni e dal tipo di lavaggio che si intende fare. La cosa migliore è provare varie soluzioni, finchè non si trova quella più adatta alle proprie esigenze.
Altri consigli sono indicati nella pagina dedicata al bicarbonato di questo blog.
Per le stoviglie, invece, questa è la ricetta per eccellenza:
3 Limoni
200 gr. di sale
400 ml di acqua
200 ml di aceto bianco.
Tagliare i limoni in pezzi togliendo solo i semi.
Frullarli con un mixer insieme ad un po’ di acqua e al sale, fino a rendere la miscela omogenea.
Mettere la miscela in una pentola e far bollire per 10 minuti, aggiungendo il resto dell’acqua e l’aceto, mescolando bene affinchè il composto non si attacchi.
Quando il prodotto si è addensato, versarlo in vasetti di vetro, possibilmente ancora caldo: si crea un sottovuoto che conserva il detersivo più a lungo.
Il detersivo così prodotto va usato un po’ per volta direttamente sulla spugna per il lavaggio a mano di piatti, bicchieri e stoviglie; oppure due cucchiai nella vaschetta della lavastoviglie.
Se le pentole risultano tanto unte, potete metterle sul fuoco, riempite d’acqua. Quanto l’acqua si sarà scaldata a sufficienza, versare uno o due cucchiai di soda o bicarbonato e lasciare ancora qualche minuto in ebollizione. Il grasso, con il forte calore, si scioglierà completamente.
Dopo potrete lavare le pentole o con il detersivo a base di limoni, o con una miscela di acqua e bicarbonato, sciacquando bene sotto acqua corrente.
Per pulire i vetri, invece, potete mettere in uno spruzzino una miscela composta da
100 ml di alcool (quello bianco, per liquori, è il migliore, ma costa un po’. Quello rosa è più economici, ma ha un forte odore)
400 ml di acqua (di rubinetto va benissimo, ma se è troppo calcarea, usate la distillata)
8-10 gocce di detersivo per piatti
qualche goccia dell’ olio essenziale preferito
Altre efficaci miscele per quasi tutti gli usi sono:
Acqua e aceto (in proporzioni di 80%-20%, 70%-30% o 60%-40%). Ovviamente, più è concentrata la quantità di aceto, più l’azione è forte. L’aceto è un ottimo sgrassante e anticalcare. Inoltre: spruzzato sui tappeti, ne ravviva il colore; i rompi spruzzi e altri oggetti in acciaio, lasciati in ammollo per qualche ora nell’aceto puro, tornano lucidi e perdono ogni incrostazione; pulisce benissimo i vetri.
Chi ha la possibilità di reperire cenere di buona qualità, può produrre la liscivia (o lisciva). Questo prodotto totalmente naturale è un detergente potente e leggermente corrosivo, quindi va prestata attenzione quando la si utilizza.
La lisciva è una miscela ottenuta dalla bollitura della cenere, nel rapporto di 5 parti di acqua e una di cenere. Se decidete di provare a produrla, utilizzate una pentola che verrà usata successivamente solo per quello scopo. Una volta reperita la cenere va fatta bollire per due ore in acqua, mescolando di tanto in tanto. Una maniera empirica per capire se il composto è pronto, è quello di assaggiarlo: se sulla lingua pizzicherà appena, allora la lisciva sarà sufficientemente potente e potrete toglierla dal fuoco. Prolungandone la cottura, infatti, diventerebbe troppo aggressiva sia per la nostra pelle, che per l’ambiente. A questo punto, si deve filtrare il prodotto facendolo passare attraverso un telo di cotone. Questa operazione si può fare più volte, finché non sarete soddisfatti del risultato.
Dal filtraggio del composto bollito (messo in contenitori di vetro, si conserva anche per anni) si ottengono una parte liquida e limpida, che è la lisciva e può essere usata per la pulizia profonda di biancheria, pavimenti, ecc. ecc. e una parte cremosa, dall’effetto detergente, che può essere usata per lavare i piatti.