Formati da una vite e da un dado, i bulloni sono utilissimi per unire saldamente tra loro gli elementi di una qualsiasi struttura in legno o in metallo, o per costruzioni che, se necessario, in seguito sia possibile smontare, per esempio una serra con intelaiatura metallica o un capanno in legno per custodire gli attrezzi del giardino.
Bulloni per legno e bulloni per metallo. Per collegare parti metalliche, usare bulloni a testa quadra o esagonale. oppure a testa tonda con intaglio; per elementi in legno, bulloni a testa tonda con sottotesta quadro (che, facendo progressivamente presa nel legno, impedisce al bullone di ruotare mentre vi si avvita il dado). Usando bulloni per legno, inserire tra il dado e la superficie d’appoggio una rondella piana; utilizzando bulloni per metallo, interporre una rondella piana sia tra la testa del bullone e la superficie d’appoggio, sia tra questa e il dado, di cui si impedirà l’allentamento, dopo averlo avvitato a fondo, con una rondella elastica semplice o con una rondella elastica dentata.
Usare sempre chiavi della misura appropriata per evitare di danneggiare la testa del bullone o il dado (cosa che ne renderebbe poi difficile lo smontaggio). e possibilmente del tipo poligonale: queste chiavi, infatti, abbracciano su tutta la circonferenza la testa del bullone o il dado ed è quindi meno facile che slittino. Mai usare, invece, pinze o giratubi. Bullone e dado vanno avvitati tenendo ferma la testa del bullone con la chiave o, nel caso sia del tipo con intaglio, con il cacciavite e avvitando il dado dapprima con le dita, poi stringendolo a fondo con la chiave.
Rimozione dei bulloni danneggiati. Se gli spigoli di un dado o della testa di un bullone sono così consunti che una chiave non riesce a farvi presa, ricorrere a una pinza autobloccante, stringendola il più possibile sul pezzo; se anche questa non riesce a far presa, squadrare con una lima il dado o la testa del bullone e allentarli con una chiave regolabile.
Dadi e bulloni arrugginiti sovente possono essere rimossi con l’impiego di olio lubrificante o di un apposito solvente, che vanno applicati in modo da farli scorrere lungo la filettatura e lasciati agire per almeno un quarto d’ora (o più a lungo se vi è molta ruggine).
Per allentare un dado ostinatamente bloccato, si può ricorrere, come ultima risorsa, all’uso di martello e scalpello: quest’ultimo va applicato, in posizione angolata, vicino a uno spigolo del dado e spinto con il martello in senso antiorario finché il dado non si è sufficientemente allentato da poter essere tolto o a mano,
o cott una chiave, o con una pinza auto-bloccante.
Se un bullone si è rotto all’altezza della testa, per rimuoverne il gambo rimasto avvitato nel foro è necessario usare un estrattore: un attrezzo che assomiglia a una grossa vite, ma con filettatura sinistra e testa quadra, e che può essere acquistato nei negozi di accessori per auto
o nelle utensilerie. Usando una punta da trapano di diametro pari a circa 3/4 del diametro del bullone, fare un foro nel gambo del bullone, cercando di penetrare il più possibile in profondità, inserirvi l’estremità filettata dell’estrattore e, tenendo stretta con una chiave la testa dell’estrattore stesso, farla poi ruotare in senso antiorario. Girando, la filettatura dell’attrezzo fa presa in quella del bullone che viene così fatto ruotare anch’esso in senso antiorario e, svitandosi, può essere rimosso.