I bulbi – come quelli di narcisi, tulipani e gigli – sono una sorta di germogli sotterranei costituiti di foglie carnose e strettamente sovrapposte, protette da strati più esterni secchi e squamosi; i bulbo-tuberi – come quelli di crocus, anemoni e gladioli – sono spesse strutture vegetative discoidali formate dalla base rigonfia degli steli delle piante; a differenza dei bulbi squamosi, essi sono costituiti solamente da una massa soda di sostanze nutritive ricche di amidi. I bulbo-tuberi più vecchi avvizziscono man mano che le sostanze di riserva in essi accumulate vengono usate per lo sviluppo della nuova pianta alla quale danno
origine.
I tuberi – come PATATE, begonie, DALIE – sono fusti sotterranei rigonfi, provvisti di gemme che danno successivamente luogo a nuove piante.
Scelta e piantagione Bulbi e bulbo-tuberi possono assicurare al giardino vivacità di colori per tutto l’anno: alcune specie della famiglia del bucaneve producono fiori da novembre a mano; crocus, narcisi e tulipani in primavera; gladioli e gigli in piena estate; in autunno fioriscono ciclamini e colchicum.
I bulbi e i bulbo-tuberi più comuni vanno piantati in ottobre o in novembre, compresi quelli da piantare in appartamento per le fioriture invernali. Quando si sceglie il materiale vegetativo di partenza, preferire quello ben sviluppato, di buone dimensioni, che più facilmente produrrà fiori rigogliosi; assicurarsi inoltre che sia sano, scartando tutto ciò che presenta tagli, macchie, segni di marciumi o di secchezza, chiazze polverose.
Preparazione del terreno
Molti bulbi e bulbo-tuberi danno i migliori risultati se piantati in piccoli gruppi o in aree ravvicinate, ognuna di un colore differente; sono adatti anche per bordure, in particolare davanti a specie sempreverdi, oppure collocati tra l’erba del prato. Le piante che producono grandi fiori, come per esempio i gigli, si valorizzano sensibilmente se poste in uno spazio abbondante. Scegliere un terreno ben drenato, per evitare il rischio di marciumi, e preparare le aiuole vangandole e concimandole con torba o composta ben matura. Inoltre, se la terra è argillosa, aggiungervi della sabbia fine.
Collocare i bulbi e i bulbo-tuberi sul terreno secondo lo schema che si preferisce, quindi con un trapiantatoio o un piantatoio scavare una buchetta per ognuno di essi; nel caso di piante di elevata statura, come gigli o gladioli, è meglio inserire una stecca o una canna che faccia da sostegno.
Se si desidera ottenere dei fiori raggruppati bisogna fare delle buche abbastanza ampie da contenere da 4 a 6 bulbi, a distanza di pochi centimetri uno dall’altro; 2 settimane più tardi, quando il terreno si è assestato, deporre i bulbi nelle buchette e rimettere a posto il terreno, mescolandolo con un po’ di fertilizzante organico.
I bulbo-tuberi del gladiolo devono essere tolti dal terreno in ottobre, prima dei freddi invernali, per essere conservati in un ripostiglio riparato dal gelo o in serra. Raccoglierli prelevandoli delictamente con una forca e ripulirli dal terriccio che vi resta attaccato; servendosi delle cesoie, tagliare le radici e ridurre lo stelo principale a un moncone di circa 2,5 cm. Così trattati, lasciarli in luogo asciutto, caldo e aerato per una decina di giorni; quando sono completamente asciutti, riporli in un recipiente basso in ambiente riparato dal gelo.