Prima di usare un’ascia spaccalegna o un’accetta, nuova o vecchia che sia, bisogna affilarne la lama con una pietra a olio. La pietra migliore è quella combinata, provvista cioè di due diverse gradazioni abrasive, una per ogni faccia: una sarà a grana media e l’altra a grana fine.
Appoggiare l’utensile sul banco di lavoro in modo che la lama fuoriesca un poco e tenerlo saldamente dalla parte della testa. Usare dapprima la grana media, poi quella fine, passando la pietra a olio su un lato dello smusso, inclinata verso il tagliente. Poi rivoltare l’utensile e ripetere l’operazione.
Controllare il tagliente osservandone attentamente il profilo: le zone lucide indicano i punti non affilati. L’operazione di affilatura deve continuare finché tutto lo smusso appare grigio e diventa quasi invisibile.
Si può affilare l’utensile anche con una lima di carborundum. Bloccare l’attrezzo nella morsa del banco e, tenendo la lima piatta contro la lama, lavorare spingendo verso il tagliente, sollevando la lima alla fine di ogni passata.
L’affilatura, con la pietra a olio o con la lima, va completata con una pietra a olio fine: la pietra, tonda, deve essere impugnata con il palmo della mano, le dita protette dalla scanalatura del bordo. Si lavora con una serie di passaggi circolari su ciascun lato della lama, tenendo però costante l’angolazione della pietra.
In caso di scheggiatura della lama o dopo una serie di affilature, è meglio portare l’utensile da un esperto o in un negozio di ferramenta.
Sostituzione del manico. Un manico che balla, scheggiato o rotto è pericoloso e va sostituito. Si toglie bloccando la testa dell’accetta o dell’ascia nella morsa e segando il manico vicino alla lama. Perforare il legno rimasto con il trapano attraverso l’occhio della lama ed eliminarne gli avanzi con un vecchio cacciavite o uno scalpello.
Molti manici nuovi si presentano con un taglio praticato sull’estremità che va infilata nell’occhio. Se il taglio non ci fosse, bisognerà farlo usando una sega. Ricavare poi una bietta da un pezzo (li legno duro, in misura con il taglio del manico. Con un, mazzuolo di legno, o un martello con battente di plastica, forzare il manico entro l’occhio della lama finché è saldamente in posizione. Infilare la bietta nel taglio e farla penetrare finché è possibile. Segare il legno eccedente e passare la carta vetrata finché il manico è a livello della superficie della lama.
Per aumentare la sicurezza di bloccaggio del manico, si può inserire un cuneo metallico — reperibile nei negozi di ferramenta — nella bietta di legno, trasversalmente alla medesima. Dopo aver levigato tutta la superficie del manico con carta vetrata fine, passare uno straccio imbevuto con olio di lino che, impregnando il legno. previene i danni dell’umidità.