I pelargonium comunemente chiamati « Gerani » si trovano in commercio in diverse cultivar
Pelargonium a foglia profumata.
Pelargonium Unique.
Pelargonium Zonali.
Pelargonium a foglia d’edera.
Pelargonium imperiali.
Pelargonium decorativi.
I pelargoni possono svernare all’esterno purché la temperatura non scenda al di sotto dei 2 – 5 gradi. In regioni dove la temperatura è mite, cioè si mantieme sopra lo zero,consiglio di piantarli in piena terra, oppure anche in vaso dove possono rimanere all’esterno; se però il termometro dovesse scendere è meglio coprire le piante con tessuto non tessuto.
Nelle zone molto fredde si potranno tenere in casa ma lontano dai termosifoni; comunque, secondo il mio parere, sarebbe meglio trattarli come stagionali cioè lasciarli all’aperto per tutto l’inverno. Se si salveranno con tutti gli accorgimenti adottati, sarà comunque una soddisfazione vederli rivegetare.
Ma come difenderle?, consiglio di fare una pacciamatura con delle foglie cercando di foderare tutto il vaso, possiamo anche interporre tra paglia e vaso della carta di giornale che però andrà sostituita quando si inumidisce troppo. Se poi la temperatura dovesse scendere troppo e rovinare la parte aerea toglieremo le parti danneggiate e con un pò di fortuna la piante potrebbe rivegetare.
Le piante in piena terra andranno trattate alla stessa maniera, cioè, pacciamatura e uso di tessuto non tessuto; se poi siamo più previdenti prima dell’autunno faremo delle talee che metteremo poi a svernare per avere il ricambio pronto.
Se si ha la possibilità di avere una serra, tutto sarà più semplice, ma ricordiamo di scaldare se la temperatura dovesse scendere sotto zero.
I gerani sono sensibili all’acqua, dovranno essere annaffiati quando la terra è asciutta (completamente) e non ci dovranno essere ristagni d’acqua. Nel periodo invernale si dovrà seguire questa regola e perciò dare loro dell’acqua solo se la richiedono. La teoria dice che non si dovrebbero bagnare le foglie, ma però dei lavaggi saltuari possono risolvere diversi problemi tra cui quello delle uova di vari fitofagi (tra cui Cacyreus Marshalli) che con il lavaggio vengono disperse nel terreno impedendone così la schiusa.
Se fate svernare le piante in serra ricordatevi che è meglio dare meno acqua piuttosto che tenerli troppo umidi specialmente in serra fredda; abituatevi ad osservare le piante frequentemente, vi farete così l’occhio per capire quando hanno bisogno d’acqua.
Ricordatevi che i pelargonium a foglia variegata sono più sensibili degl’altri all’acqua quindi più attenzione.
Le foglie possono ingiallire per diverse cause: quelle vecchie, cioè quelle alla base della pianta è normale che ingialliscono e muoiano, ma se però l’ingiallimento e la caduta dovessero riguardare troppe foglie allora le cause potrebbero essere:
a) eccessi o ristagni d’acqua.
b) squilibri nutrizionali.
c) un pH non idoneo (normale 5,5-6,5)
d) clorosi ferrica.
Si dovrà provvedere con delle adeguate misure per correggere le fisiopatie.
Le foglie rosse invece possono essere causate da una carenza di azoto, fosforo, oppure da uno squilibrio termico o troppo caldo o un colpo di freddo. Se vogliamo piantare in terra i pelargoni, dove cresceranno più rigogliosi, dobbiamo vedere se il nostro terreno sia idoneo, cioè che non ci sia il rischio di ristagni d’acqua, nel qual caso si dovrà sistemare un drenaggio ( a 40 -50 cm) con sabbia grossolana, argilla espansa o ghiaia; ricordo che se usiamo sabbia deve essere esente da cloro; al di sopra del drenaggio sistemeremo del letame maturo che verrà ricoperto dal terriccio; pianteremo poi le piante avendo cura di non interrarle troppo, il colletto deve rimanere fuori dalla terra (ricordatevi che se la compriamo in vaso andrà interrata allo stesso livello di come si trova nel vaso).
Come esposizione i pelargonium amano posizioni soleggiate ma siatene certi che se nel periodo estivo le date qualche ora di ombra certamente vi ringrazieranno.
Ad inizio primavera si inizierà a concimare con un concime bilanciato, aumentando gradualmente il tenore di potassio (che favorisce la formazione dei fiori e la colorazione).
Consiglio di usare concimi a cessione programmata per evitare pericoli di sovradosaggi, all’autunno e per tutto il periodo dell’inverno si sospenderanno le concimazioni.
Per quanto riguarda la potatura sarà bene che venga eseguita sempre quando siamo certi che il freddo sia finito. E tenete presente questa considerazione: che se potiamo alto avremo una pianta più legnosa dal basso e con poche foglie, se la cimiamo più bassa avremo una pianta più accestita.
Con le cimature che abbiamo tagliato (che sono quelle migliori) avremo delle talee pronte per far radicare; la lunghezza dovrà essere di circa 6-8 cm, dovranno avere almeno due nodi, ed un taglio netto subito dopo il nodo più basso (non schiacciate la talea come è in uso in tante persone). Se usate polvere ormonica (che in certi casi può essere dannosa) immergete la base della talea nella polvere e piantatela nel substrato precedentemente preparato, ad una profondità di circa 2 cm, annaffiate abbondantemente lasciando sgrondare l’acqua.
Se lo volete mettere in un vaso, mettetene almeno due perché una potrebbe anche non radicare. Se invece usate delle cassette mettetele almeno ad una distanza di 5 o 6 cm una dall’altra. Quando le talee avranno radicato ed emesso almeno 4 o 5 foglioline mettetele a dimora (almeno un vaso di 14 o 15 cm). Vi ricordo che le piante madri dovranno essere sane, il terriccio deve essere inerte, agriperlite e torba, sabbia (esente da cloro), non devono contenere fertilizzanti e che talee dovranno farsi in primavera o in estate.
Pelargonium Imperiali
Questi pelargonium dai fiori grandi e molto belli con cinque petali, in qualche varietà increspati e con margini dentellati, sono piante cespugliose e molto compatte ed arrivano, se ben coltivate, ad una altezza di circa un metro; la fioritura è precoce e più breve rispetto agl’altri pelargoni.
In commercio se ne trovano di diversi colori, rosa, bianco, rosso, salmone, rosso porpora, rosso molto scuro ecc. Per la coltivazione ci si regola come per gli altri pelargoni, con l’accortezza che d’estate nei mesi luglio-agosto sarà opportuno ombreggiarli.
Per la concimazione si userà un concime con alto tenore di potassio per favorire la colorazione e l’abbondanza dei fiori.
Pelargonium Bowkeri
Pianta dal fogliame molto bello e dai fiori rosa che sembrano dei piumini. La coltivazione è medesima agl’altri pelargonium; Purtroppo è una varietà che non è molto comune. Si moltiplica per divisione dei tuberi. pelargonium bowkeri
Pelargonium profumati
I pelargoni profumati si distinguono per il profumo intenso del fogliame e per le varietà di forme e dimensioni delle foglie.
Questi pelargoni vengono coltivati più per il fogliame che per la fioritura; vengono anche utilizzati in cucina ed in cosmesi per la preparazione di profumi.
Gli oli essenziali che si ricavano trovano anche applicazione in erboristeria, per la preparazione di sedativi, anti dolorifici, disturbi della sfera sessuale, depressione, astringenti (tagli, abrasioni, piaghe), alcune micosi della pelle, ulcerazioni e preparati contro le zanzare, i più usati per questo scopo sono il P. Graveolens e il P. Capitatum.
I pelargoni andranno rinvasati in contenitori molto grandi oppure in piena terra dove raggiungeranno dimensioni notevoli.
Pelargonium Unique
Sono piante di grandi dimensioni perciò abbisognano di vasi grandi, oppure, messi a dimora in piena terra ma in un luogo riparato. La concimazione sarà ad alto tenore di potassio; la propagazione si effettua nel mese di settembre per talea.
Pelargonium zonali
Questi pelargoni sono senz’altro i più famosi (quelli chiamati gerani), ne esistono di semplici, con fori che hanno 5 petali, semidoppi con sei e otto petali, doppi con più di otto petali. Esiste una svariata gamma di colori che va dal bianco, al rosa in tutte le tonalità salmone, arancio, rosso in molte tonalità e fucsia. Anche i fiori assumono diverse forme, da quelli normali, a quelli a forma di boccioli di rosa, a stella, a tulipano ecc; pure la grandezza varia a seconda della varietà: quelli standard arrivano a una altezza di circa 50 cm, ma che in piena terra raggiungono anche i due metri e più di altezza, i nani arrivano a 20 – 25 cm ed i miniatura rimangono al di sotto dei 15cm. Le foglie sono quasi tutte a forme di cuore con i bordi dentellati, il colore è un verde chiaro che varia sino al verde scuro, ne esistono anche bicolore, tricolore, color bronzo e a foglia variegata.
Pelargonium a foglia d’edera
Questi pelargoni chiamati comunemente parigini o geranio edera ornano i balconi formando delle cascate di fiori di tutti i colori dal rosa al bianco dal rosso al salmone e che possono essere semplici, semidoppi e doppi. I rami possono raggiungere qualche metro di lunghezza e riescono a sopportare diverso peso essendo molto robusti, le foglie sono carnose, lucide e spesso profumate, sono di colore verde scuro con una zona centrale più scura.
La coltivazione si effettua come per gli altri gerani, questi «edera» comunque sono molto robusti e difficilmente attaccati da malattie. Le annaffiature saranno dosate alla solita maniera e cioè quando la terra è asciutta; non ci dovranno essere ristagni d’acqua.
La concimazione si farà con un concime bilanciato nei tre elementi, senza eccedere con il potassio, che se in eccesso, potrebbe procurare un ingiallimento o arrossamento delle foglie. Si farà un’eccezione per quelli a foglia variegata dove il potassio da una colorazione vivace. La riproduzione avviene per talea alla fine dell’estate.