Questo Tortridice attacca diverse piante da frutto (pesco, susino, albicocco, ciliegio, kaki, castagno, arancio, melograno, nespolo) ma in particolare predilige il melo, il pero, il noce e il cotogno.
Le larve, (carpofaghe) iniziano la loro attività compiendo una erosione nella buccia, per scavare una galleria sottoepidermica che, raggiunge la zona carpellare, per nutrirsi dei semi.
Compiono lo sviluppo in 20-30 giorni dopo aver attraversato 5 età, fuoriesce dal frutto e si incrisalidisce sotto la placca della corteccia; i nuovi adulti compaiono dopo 10-14 giorni di vita ninfale; il secondo volo inizia verso la fine di giugno con massime presenze fino alla seconda decade di luglio.
Le femmine depongono circa un centinaio di uova (quasi sempre sui frutti) dalle quali, dopo circa 5-6 giorni nascono le larve, che completano lo sviluppo in circa tre settimane.
Una parte di queste larve, entra precocemente in diapausa, l’altra si incrisalida per generare adulti del terzo volo che registrano la massima presenza alla fine di agosto; segue la terza generazione di larve che completano lo sviluppo nei frutti per poi svernare ripiegate a “C” all’interno di un bozzolo sericeo disposto nel terreno vicino alle radici o nelle anfrattuosità dei magazzini di conservazione per poi incrisalidirsi nel mese di aprile.
Nei programmi di lotta integrata i parametri da tener conto sono: il livello di popolazione presente, le temperature che influenzano l’attività del lepidottero, il tipo di prodotto che si intende usare, la soglia di danno tollerabile; per cui per la difficoltà della realizzazione vi rimando a bibliografia specializzata.
Come prodotti chimici si useranno quelli ad azione ovicida e larvicida; per quanto riguarda quelli ad azione ovicida citerò il Diflubenzuron, Triflumuron, Teflubenzuron; quelli ad azione larvicida ricordo Azinfos-metile, Fosalone, Parathion, Chlorpyrifos, Fenitrothion, Quinalphos, da impiegare non più tardi della prima comparsa dei fori di penetrazione sui frutti.
Per quanto riguarda la lotta biologica un nuovo preparato, il bioinsetticida “MADEX” a base di Granulovirus, viene impiegato contro le larve di prima generazione.
Altro metodo è la confusione sessuale che impiegata dopo il Madex mantiene il livello delle nuove generazioni tollerabile.
Il Madex viene impiegato nuovamente se la popolazione del carpofago tende ad aumentare.
Una cosa di fondamentale importanza è che il Madex è assolutamente innocuo nei confronti dell’uomo e selettivo nei confronti degli Antocoridi predatori di Psylla.